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8 LIBRO riviera di Trento. Per ultimo a Gabriello, suo figlio legittimato, diede il dominio di Pisa e di Crema, o, come altri scrivono, di Pisa, della Lunigiana e di Sarzana. Ma la tenera età de’ due nuovi signori e la discordia de’ reggenti nominati da Giangaleazzo furon cagione che la gran mole di questo sì vasto impero si disciogliesse in breve, e si riducesse ad assai più stretti confini. In molte città di Lombardia sorsero alcuni de’ più ragguardevoli cittadini , e se ne fecer signori. I principi confinanti si valsero dell’opportuna occasione a stendere il loro dominio; e i Fiorentini, fra gli altri, presero il destro di farsi padroni, l'anno 1406, della città di Pisa; e i Veneziani, con assai più vasti progressi, si fecero in pochi anni signori di Padova, di Vicenza, di Verona, di Brescia, di Bergamo e di più altre città. Frattanto il duca Giammaria , rendutosi colla sua crudeltà odioso a’ sudditi, fu da alcuni congiurati barbaramente ucciso a’ 16 di maggio del 14ia, e lasciò gli Stati, che gli rimanevano , al suo fratello Filippo Maria. Questi nel lungo impero che ebbe di ben trentacinque anni, si vide ora innalzato al più sublime grado di felicità e di potenza, or totalmente abbattuto dalla sinistra fortuna; ricuperò più volte molte delle città possedute già da suo padre, e più volte se ne vide di nuovo spogliato. Principe più facile a concepir grandi idee, che destro nell’eseguirle; incostante ne’ suoi disegni, e poco felice non men nella scelta de’ suoi ministri che nell’arte di conservarsi fedeli i già scelti. Gli ultimi anni di sua vita furono per