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PRIMO I27 amplissimi privilegi, e quello fra gli altri di conferire a que1 che ne saranno creduti degni, la laurea in ciascheduna di dette scienze. Ma le arrecate parole a me sembrano involgere una non leggera difficoltà. Fra le scienze ivi accennate, di cui si comanda che aprasi scuola, e si permette di conferire la laurea , è la teologia, e si reca 1’esempio dell1 università di Bologna, a cui quella di Fermo deesi conformare. Or egli è certo, e il confessano gli stessi storici dell1 università di Bologna (De Profess. Archigymn. Bon. t 1, pars 2, p. 1), eli1 essa non ottenne il privilegio di conferire la laurea teologica se non Fanno i3(Ì2; anzi noi abbiam mostrato essere assai probabile che prima di quest1 anno medesimo non fosse stabilita in quella università la cattedra di tale scienza, benchè pur non mancassero professori di teologia in Bologna. Come dunque in una bolla del 1303 si accenna cosa avvenuta soli auto nel 1362? A sciogliere in qualche modo questo inviluppo , io penso che fosse bensì permesso a quei di Fermo di avere scuola teologica, ma non di conferirne la laurea, comunque pur sembri che questo privilegio ancora lor si conceda. E a così pensare 1111 induce il riflettere che nella stessa università romana, di cui or parleremo, non poteasi conceder la laurea che nell1 uno e nell1 altro Diritto; nè io potrò persuadermi giammai che Bonifazio volesse negare a Roma ciò che a Fermo avea conceduto. Benchè dunque la sopraccennata bolla sembri concedere un tal onore a’ Fermani, deesi credere nondimeno che ciò 11011