Pagina:Teoria degli errori e fondamenti di statistica.djvu/75

5.8 - Scarto ed errore quadratico medio 59

caso esista e sia uguale a . Sappiamo insomma che risulta



e postuliamo che


inoltre sappiamo anche che


Ossia, non solo converge ad allʼaumentare della dimensione del campione; ma, qualunque sia il valore di questʼultima grandezza, mediamente coincide con . Ripetendo varie volte la misura ed ottenendo così più campioni con differenti medie aritmetiche, dando come stima di la media di uno dei nostri campioni avremo insomma la stessa probabilità di sbagliare per difetto o per eccesso1.

5.8 Scarto ed errore quadratico medio

Lʼultimo punto da approfondire riguarda la relazione tra la varianza di un campione di misure e quella della popolazione da cui il campione proviene. Ora, si può esprimere come


e possiamo osservare che (per qualsiasi numero e quindi anche per lʼincognito valore vero) vale la seguente relazione matematica:



  1. Questo nella terminologia statistica si esprime dicendo che la media dei campioni è una stima imparziale della media della popolazione; al contrario della varianza del campione che, come vedremo nel prossimo paragrafo, è una stima parziale (o distorta) della varianza della popolazione (il concetto verrà poi approfondito nel paragrafo 11.1).