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124 la tempesta

                         Cerere.
       Messi abbondanti, pingui terreni
       granai ed aie pur sempre pieni
       viti coi grappoli rigonfi e buoni
       alberi chini per molti doni,
       la primavera rechi ventura
       ad ogni fine di mietitura,
       miserie ed ansie lunge da voi,
       fa questo voto Cerere a voi.

                      Ferdinando.
Questa è una bella visione e un molto
armonioso incanto. Dimmi, posso
credere che sien spiriti?

                        Prospero.
                                           Son spiriti
che dai confini loro ho qui costretti
per virtù di mia arte a recitare
queste mie fantasie.

                      Ferdinando.
                                 Lascia ch'io viva
pur sempre qui. Così mirabil padre
e tal moglie faran di questo luogo
un Paradiso.
Cerere e Giunone si parla-
no tra loro e spediscono
Iris a recare un messaggio.