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40 IL TORRISMONDO

MESSAGGIERO

Il mio Signor Germondo
Dentro a’ confini del tuo regno è giunto,
E l’hai vicino; e pria che ’l Sole arrivi
Del lucido Oriente a mezzo il corso,
Sarà nella famosa e nobil reggia;
Ed ha voluto ch’io messaggio innanzi
Porti insieme l’avviso, e porga i preghi,
Perchè raccolto ei sia come conviensi
All’amicizia; a cui sarian soverchi
Tutti i segni d’onore, e tutti i modi,
Che son fra gli altri usati. Ei si rammenta
Del dolce tempo, e dell’età più verde,
Dell’error de’ viaggi, e delle giostre,
Dell’imprese, de’ pregj e delle spoglie,
Della gloria comune, e della guerra;
Ma più del vostro amor: nè d’uopo è forse
Ch’io lo ricordi a chi ’l riserba in mente.

TORRISMONDO

Oh gran memoria, oh tempo, oh come allegro
Dell’amico fedel novella ascolto!
Dunque sarà qui tosto? oimè! sospiro,
Perch’a tanto piacer non basta il petto,
Talch’una parte sen riversa e spande.

CORO

La soverchia allegrezza, e ’l duol soverchio,
Venti contrarj alla serena vita
Soffian quasi egualmente, e fan sospiri:
E molti sono ancor gl’interni affetti,
Da cui distilla, anzi deriva il pianto,
Quasi da fonti, di ben larga vena;
La pietate, il piacer, il duol, lo sdegno,
Talch’il segno di fuor non è mai certo