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della casa bianca? Noi adesso siamo qui, a di spetto di tutti. Il resto vale zero.

Ed allungò la mano ad afferrare quella di lei, sotto il lembo cadente della tovaglia; poi, chi nandosi rapido, gliela baciò in modo furtivo.

Flora tornò ad essere allegra. Germano aveva ragione. Balbina, Giorgio, la casa bianca, l'appar tamento di via delle Fiamme erano lontani di lì, ed era meglio non pensarci.

Cominciò a mangiucchiare, mentre Germano mangiava e beveva copiosamente.

Pira diventato ghiotto e conservava nonpertanto uno stomaco di ferro.

Una buona tavola non è da disprezzarsi e una buona cuoca è personaggio ragguardevole in una famiglia. Non è necessario per questo dilapidare un patrimonio. Basta sorvegliare bene la scelta dei generi e saperli preparare. Balbina era in ciò portentosa. Da un pugno di gusci di noce -sa rebbe stata capace di tirar fuori un arrosto con contorno!

Balbina era una gran donna! Bisognava con venirne!

Nel benessere fisico del pasto copioso Germano si lasciava andare a discorrere confidenzialmente delle sue faccende, nominando a ogni poco Bal bina, e sempre con parole di elogio.

Ordinò una bottiglia di vino spumante e Flora ne bevve due bicchieri. La spuma le solleticava il palato, ed ella rideva, tutta soffusa di rossore.

Il Rosemberg soddisfattissimo, trovando che, dopo tutto, in questo basso mondo non si sta male, accese un buon sigaro e prese Flora sotto braccio per condursela a villa d'Este.

Se anche villa d'Este fosse stata infestata dalle