Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/122


capitolo x. 95

«Orsù,» aggiunse, «compagni miei, famosi per essermi sempre alle costole, seguitemi senza indugi.»

E quei due, sorbita un’ultima tazza mentre si alzavano, raggiunsero Sachicci, che già in compagnia di Tofei teneva dietro a Comaz, alla volta di Scima-no-ucci.