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DEGLI ANNALI

DI

C. CORNELIO TACITO

LIBRO DECIMOTERZO

SOMMARIO

I.G. Silano avvelenato per trama d'Agrippina. Narciso a morte. — II. Lode di Burro e Seneca. Censorio mortoro di Claudio: è lodato da Nerone. IV. Buoni principi di Nerone: molte cose ad arbitrio del Senato fatte. — VI. I Parti aspirano all'Armenia: opponsi Domizio Corbulone. — XII. Nerone in amor con Atte liberta, freme Agrippina: va scemando suo potere. XIV. Pallante casso d’impiego. — XV. Veleno accelerato a Britannico: presto funerale, già preparato e scarso. — XVIII. Agrippina, vie più a Nerone avversa, sembra macchinar novità: accusatane, ottien vendetta delle spie, premi agli amici. — XXII. Silana esiliata. Pallante e Burro da Peto accusati: esilio all'accusante — XXIV. Roma ribenedetta. — XXV. Lusso e lascive notturne scappate di Nerone: istrioni banditi d’Italia. — XXVI Trattasi in Senato delle frodi