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romano venue in campo, e non ebbe coraggio, quantunque ad ogni malo affare arditissimo, di formar parola" ma lesse il giuramento; e quei che presenti erano, il diedono all'imperio gallico. Esaltò l' ucciditore di Vocula ad alti gradi : gli altri premiò secondo le commesse malvagità. Tutori e Classico si spartirono i carichi. Tutore con forze grandi circonda gli Agrippinesi . e quanti soldati erano in riva di Reno di sopra ) fa giurar il medesimo , e uccide i Tribuni di Magan/.a, e caccia via il Maestro del campo, che non vollero giurare. Classico manda delli arrenduti i più scelerati a offerire alli . assediati perdono , accomodandosi alle cose presenti; altrimente protestare fame, ferro e tutte le crudeltà) e confortavanli i mandati a imitar loro.

LX. La fede e la fame, l' onor e l' infamia combattevano gli assediati. Eran mancati i cibi soliti e gli strani: giumenti, cavalli, animali sozzi e stomachevoli, che la fame fa saporosi, tutti s' erano manicati; finalmente frasche, sterpi, erbe svelte tra i sassi, furono esempio di misera sofferenza. Ma così bella laude macchiarono con laida fine, mandando a chiedere a Civile la vita. E non prima l'impetrarono, che giurata la fedeltà alle Gallie, con patto di lasciar tutto l'avere; e con essi manda gente che ritenga i danari, ragazzi e salmerìa e gli accompagni a irsene svaligiati. Alle cinque miglia escon loro i Germani addosso : i più bravi in su 'l luogo ; molti furon morti sbandati ; gli altri fuggirono in dietro nel campo ; dolendosene Civile e riprendendone i Germani, come rompitori di fede. Non s'afferma se «gli finse, Q pur non potè ritenere gli efferati. Spo