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poste dal vecchio in quarantena, entro un foglio bianco su cui scrisse: — Che cosa deve la gioventù alla vecchiaia?

Talvolta la teoria s’ingarbugliava ed era difficile di procedere. Il vecchio allora si sentiva molto male. Aveva riposto il lavoro pensando che un breve riposo gli avrebbe dato la chiarezza di cui mancava, ma come le giornate trascorrevano vuote! Subito la morte era più vicina. Il vecchio ora trovava il tempo di sentire la pulsazione malsicura del proprio cuore e il proprio respiro affaticato e rumoroso.

Fu in uno di tali periodi ch’egli mandò a pregare la giovinetta di venire da lui. Sperava che sarebbe bastato di rivederla per sentir rinnovato il proprio rimorso ch’era il principale stimolo a scrivere. Ma neppure da quella parte gli venne l’aiuto sperato.

La giovinetta aveva continuato ad evolversi. Elegantissima come l’altra volta s’era evidentemente aspettata d’essere accolta a baci. Il vecchio non fu molto severo e questa volta non per imbarazzo, ma perchè gl’importava poco. Egli a quest’ora amava tutta la gioventù, maschi e femmine, compresa la cara giovinetta ve-