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«Io avrei già parlato in gondola. Ma c’era quel gondoliere. Dio mio! Che uomo insopportabile! Certamente disturbava cosí per rendersi gradevole e farsi aumentare la mancia. Io avrei voluto levarmi in piedi senza ch’egli se ne accorgesse, avvicinarlo e spingerlo in acqua.»

Il signor Aghios era tutt’intento ad esaminare la faccia che gli era rivolta e ch’egli vedeva per la prima volta con tanta esattezza. Era una faccia d’adolescente su cui stonava l’ira energica che gli si manifestava e che faceva lampeggiare i suoi occhi azzurri, grandi, ben disegnati, sani perché la cornea ne era nivea, senz’alcuna trasparenza di sangue o di fiele. I capelli biondi, abbandonati, di cui un riccio ricadeva sulla fronte cosí che il Bacis aveva il bisogno di allontanarveli con la mano, a volte in quella luce rosseggiavano. Una lieve peluria copriva il labbro ed era strano che da una persona vestita di un abito netto, accuratamente ripassato e una camicia di bucato, la barba non fosse fatta da varii giorni, forse un segno della tragedia che gli veniva raccontata.

Il signor Aghios non poté trattenersi dal difendere il povero Bortolo: «Poverino! Fa quello che può!».

Il Bacis prima di ammetterlo dovette pensarci un momento. Poi riconobbe che il signor Aghios aveva ragione e mormorò: «Certo ognuno a questo mondo fa quello che deve. Forse anch’io cosí e certo allora sarei meno infelice».

“Anch’io” pensò il signor Aghios e, per esserne sicuro, trangugiò un bicchiere di vino. Poi non fu facile al signor Aghios di seguire parola per parola tutto il racconto del Bacis. Il Bacis era costretto ad abbassare la voce per non essere sentito dagli altri. Poi, come il tempo passò, la stanza si vuotò del tutto e di stranieri non vi rimase che la vecchia signora dietro al banco e abbastanza lontana da loro. Allora il Bacis di tempo in tempo elevò di troppo la voce e fu peggio. Un timpano vecchio come quello del signor Aghios, per ragioni ovvie, non sa percepire il suono lieve. Ma non sa nemmeno analizzare e disarticolare il grido forte se vi è impreparato. Però l’effetto dell’esposizione non fu danneggiato da tale sua