Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/94

disse l’Aghios impaziente. Per nulla al mondo avrebbe voluto lasciare una calunnia come traccia del suo passaggio per il Canalazzo.

«El xe de Corfú, ancora pezo» si lasciò sfuggire Bortolo.

L’Aghios rise di tanta ingenuità, in persona che certamente lavorava e anche parlava per vedersi aumentata la mancia.

«E lei tratta tuttavia con quell’individuo?» domandò il Bortolo con vivo interesse.

«Altro che! E ben volentieri! È un buonissimo gioielliere; ha delle bellissime cose ed io gli raccomando tutti i miei amici avvertendoli di stare in guardia.»

«El devi aver tanti amizi castrài» disse Bortolo, dando alla gondola un bello slancio, puntando il remo al fondo del canale.

L’Aghios rise di cuore. Poi spiegò al Bacis ch’egli era stato conquiso dalla bella, calma filosofia del Meuli. «È una grande scoperta, quella di mettere a frutto un beneficio avuto.» L’Aghios rise di cuore: «Io do, eppoi do ancora, ecco che i conti si pareggiano».

«Lei è un uomo straordinario» disse il Bacis con voce profonda. Non richiuse piú gli occhi, ma parve immerso in riflessioni profonde e quando l’Aghios gli fece vedere il palazzo Labia sottrarsi per una modestia veramente eccessiva al Canalazzo e gli raccontò che, secondo una leggenda, attorno ad esso, nel rio, doveva esserci sepolto del vasellame d’oro, che ad ogni banchetto vi veniva gettato, il Bacis lo degnò di un’occhiata distratta.

Allo sbarco l’Aghios domandò a Bortolo quanto gli dovesse. Bortolo dichiarò d’affidarsi nella generosità del signore. Quando il signor Aghios ebbe fatto quanto stava in lui per apparire generoso, Bortolo osservò: «Tuto va ben, ma Ela no ga pensà che a sta ora me toca tornar solo soleto fin a Muran. Merito qualche cosa anche per questo». E visto che il signor Aghios non pareva molto convinto della giustezza dell’osservazione, Bortolo osservò: «Prometo de passar per el Rio de Noal e de telegrafarghe. Mi no savevo gnanca che el sia tanto belo. Lo guardarò per la prima volta». Questo piacque al signor Aghios e lo stimolò a maggiore generosità.