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non si moverà che questo vagone, perché la Ferrovia dello Stato tarda molto a mettere in pace le cose».

Il biondino rise e aggiunse anche la sua approvazione ad alta voce: «Sí, la Ferrovia dello Stato è molto economica». Poi si raccolse per trovare la risposta da dare. Infine parve ritirarsi nel proprio guscio, come se fosse pentito di discutere con uno straniero, e con un’occhiata molto eloquente, timida e supplice, disse al signor Aghios: «Per giudicare bisognerebbe lei sapesse tutto e non si può». Guardò fuori della finestra i primi canali della Laguna.

Il signor Aghios ammoní se stesso come talvolta soleva: “Bada di non intrudere!”. Volle anche informare il giovinetto che non gli teneva rancore perché non voleva confidarsi a lui e disse, guardando anche lui fuori della finestra: «La Laguna qui sembrerebbe intaccare la terra ferma ed è invece la terra ferma che aggredisce la laguna. Guardi quei piani fangosi screpolati che giacciono all’aria. Neppur dieci anni fa erano ancora coperti di acqua.» E per lungo e per largo il signor Aghios raccontò della lotta secolare fra laguna e terra ferma e delle spese e fatiche che implicavano la conservazione della laguna. Perciò Venezia non poteva sopportare un secondo ponte con la terra ferma, perché ogni piuolo piantato nel fondo della Laguna adunava intorno a sé la fanghiglia, che altrimenti sarebbe andata via, e costituiva una nuova aggressione alla Laguna.

Era un nuovo vantaggio del viaggio per il signor Aghios. Egli sapeva da lunghi anni la storia della Laguna moribonda, che minacciava di finire, come quella di Ravenna, ma il male era che anche sua moglie la sapeva, avendo abitato con lui a Venezia e sentito lui parlarne tante volte. Il suo interlocutore invece, benché certamente veneto, della Laguna non sapeva nulla e stava a sentirlo con gli occhi spalancati, mormorando a mo’ di scusa: «Io, a queste cose, non ci pensai giammai, perché ho da lavorare ogni giorno». Ed il signor Aghios, sentendosi pervaso dalla gioia di poter raccontare, insegnare e inventare (non era mica vero che fosse occorso di deviare tanti di quei fiumi per proteggere la laguna!), non poté far