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telegrafo come andavano via. Poi, per lungo tempo, non li contò piú e fu consapevole di essere rimasto nel piú assoluto riposo di pensiero a guardare senza vedere. I pali e la campagna o una parte di vita fuggono senz’essere visti o sentiti. Quando ritornò in sé, dubitò che una cosa simile possa esistere, ma non ricordò che ci fosse stato, in quello spazio di tempo, il menomo movimento della memoria o del pensiero. E forse, a riprova del riposo assoluto avuto, ridestandosi il signor Aghios giunse al suo mondo con un giudizio sintetico: “Io sono un vecchio che non amerebbe nessuno e da nessuno sarebbe amato se non ci fossi io stesso che amo e da cui sono amato”. Bisognava rischiarare il mondo a cui egli ritornava. Sorrise, perché non ci fu amarezza. Le cose erano cosí e ne risultava una situazione comoda come la sua età esigeva. Poi la sua asserzione andava attenuata: Non si poteva dire ch’egli amasse qualcuno, ma egli amava intensamente tutta la vita, gli uomini le bestie e le piante, tutta roba anonima e perciò tanto amabile. Anzi, se fra gli uomini non ci fossero state anche le belle donne, egli avrebbe potuto aspettare la morte con la serenità di un santo. E finita la sigaretta, ritornò al suo posto con la coscienza di aver chiuso un viaggio lontano, inserito nel corto viaggio che s’era appena iniziato. Era stanco di quel viaggio e s’assise con un respiro di soddisfazione.

Il suo vis-à-vis intendeva certamente d’annodare discorso, perché teneva in mano un mezzo toscano e gliel’accennò guardandolo supplice coi grandi occhi rischiarati dagli occhiali: «Lei è uscito sul corridoio per fumare, ma visto che il signore già me lo permise, avrebbe niente in contrario di lasciarmi al mio posto a fumare questo mezzo toscano?».

Grande cosa il fumo! Specialmente in un compartimento per non fumatori. Ecco che la vita sociale per esso s’iniziava anche fra sconosciuti, come dai cani, sebbene meno entusiasticamente.

Con eguale gentilezza il signor Aghios consentí e volle essere piú gentile ancora, aggiungendo alla gentile parola un atto gentile. Per quanto non ne avesse voglia, avendo fumato