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di perfezionarmi nel violino. Avevo preso un nuovo maestro che m’aveva spiegata certa sua teoria sulla lotta fra quell’orrendo istrumento e il nostro organismo dalla quale aveva finito coll’essere ossessionato. Eccola: Lo studio era uno sforzo per avanzare contro corrente, visto che la resistenza dell’organismo aveva la potenza della corrente di un fiume. Tant’è vero che quando si cessava di lavorare anche per sole ore si finiva coll’andare di qualche tratto a valle. Veramente sarebbe occorso solo per restare al medesimo punto di studiare almeno quattro ore al giorno e molte di piú per progredire. Il mio desiderio mi teneva accanto al violino per molte ore. Ma ad ogni tratto lo deponevo sul tavolo e gli camminavo intorno