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l’aspetto sofferente, volle approfittare di un momento in cui li avevano lasciati soli per stringerle la manina unicamente per significarle la sua gratitudine e si vide respinto con uno sguardo di meraviglia altezzosa, pensò: “È decisamente pazza!”. Ella fu poi come era stata al momento del suo arrivo; dedicava ogni cura ai suoi ospiti quando le cure ch’ella continuava a prodigare alla piccola Bianca gliene lasciavano il tempo. Al buon Carini dinanzi ad una maschera simile si rizzavano i capelli sulla testa e passò in quella casa otto giorni spaventevoli. Erano rimasti d’accordo che i Carini avrebbero approfittato della larga ospitalità offerta loro per quindici giorni ma dopo otto il Carini non potendone piú si fece venire da Roma un dispaccio che lo richiamava.

Alla stazione la signora Carini insisteva perché Amelia promettesse di dar loro l’occasione di sdebitarsi di tanta ospitalità venendo a passare qualche settimana da loro a Roma. Amelia uscí per un istante dal sogno in cui era stata posta dal dolore del distacco dalla piccola Bianca. Posò uno sguardo sicuro sul povero Carini che trasalí: «Forse verrò a Roma».

E, appena partiti, la signora Carini entusiasmata esclamò: «Quanta gentilezza! Bisognerà trovare il modo di fare altrettanto per loro se vengono a Roma». Tenendo stretta al suo seno la Bianca. Esasperato il Carini scoppiò: «Non ci mancherebbe altro». E scorgendo la stupefazione della moglie si corresse come poté: «Noi non abbiamo mica un palazzo».

Amelia non ebbe bisogno di andare a Roma. Venne una bambina. Consegnata al dottore per un esame accurato egli credette di poter assicurarne la perfetta salute e l’equilibrata costituzione. Asseriva che se il povero Achille fosse stato sottoposto alla sua nascita ad un’indagine tanto accurata, si sarebbe potuto prevedere il suo sviluppo a guisa d’astice1.

La madre sembrava piú serena del padre al quale non pareva vero di aver data la vita ad una bambina che aveva le due gambe intiere. Egli s’affannava ogni giorno a vedere il corpicino nudo della bambina. Se la teneva in braccio e la

  1. Astaco.