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gare il nostro possesso. Già! Quello che nelle vostre città è l’avidità di denaro, da noi in campagna è l’avidità di terra. E quando si parlava delle nostre conquiste future (volevamo far salire sui colli il nostro possesso tutto in pianura) Berta diceva: «Quando Ugo (mio fratello) ci restituirà le quindicimila lire...». Essa non dimenticava le quindicimila lire!

Al signor Aghios parve che dapprima si fosse parlato di sole diecimila lire. Volle rettificare, ma poi gli parve cosa inconferente.

In tutte le loro speculazioni di terra e di prodotti erano guidati da un vecchio contadino, Giovanni, assurto per la sua astuzia e fedeltà al rango di consigliere. Riceveva la stessa paga come quando irrorava del suo sudore i campi (e non piú), ma era l’anima dell’azienda. Il signor Aghios tese l’orecchio, perché il Bacis dedicava tante parole a quell’umile uomo che si capiva doveva finire per giocare una parte importante nell’avventura che gli veniva raccontata. Era avido come i padroni, ma solo per loro. Un vero cane fedele. Il padrone era il padrone e quando s’abituò a considerare anche il Bacis quale padrone, piú padrone di tutti perché piú giovine, doveva rimanere suo padrone per l’eternità della sua vita, s’investí dei suoi interessi anche quando potevano collidere con quelli del suo legittimo padrone, il padre di Berta, e Berta stessa che quale donna non poteva essere la prima nel comando.

Presto Anna si sentí madre. Lo disse al Bacis senza domandare nulla ed anzi giocondamente, nella certezza che ciò fosse un nuovo anello della catena che li univa. Non le era stata detta una parola in contrario e innocentemente essa pensava che tutto dovesse svolgersi nel modo piú naturale. Il Bacis non ne fu molto turbato. Il suo primo pensiero fu anzi che ormai si dovessero accelerare le pratiche per il suo matrimonio con Berta. Dopo, quale padrone, avrebbe potuto facilmente far crescere quel bastardo all’ombra del casone senza riconoscerlo e senza curarsene. Un bambino che non si ama costa in campagna pochissimo. Poi cresce e produce. L’unica seccatura fu che la giovine madre fu meno amorosa. Si sot-