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CAPITOLO VI.


La difesa della cripta.


Due razze di lupi si disputano l’impero delle sconfinate praterie che si stendono a ponente del Mississipì, spingendosi fino ai piedi dell’imponente catena della Sierra Nevada che copre la California: la coyote ed il lupo nero.

La prima, che è assai più numerosa, poichè non è raro incontrarla anche oggidì in bande da cinquanta a cento capi, è una razza intermedia fra le volpi ed i veri lupi.

Delle prime ha il muso, dei secondi il corpo e la coda, corpo robusto, ricchissimo di pelo, di color giallognolo con macchie rossastre, che d’inverno diventa grigiastro.

Vive, come abbiamo detto, quasi sempre in branchi piuttosto numerosi, e dà una caccia spietata alla selvaggina che distrugge con un accanimento veramente feroce.

Perfino i grossi bisonti non sempre sfuggono agli attacchi di quelle bande; ma però la coyote non osa mai assalire l’uomo.

Si accontenta di accompagnarlo per qualche tratto, latrando come una volpe e minacciando sempre un attacco che non avverrà mai, o di fare delle spaventose serenate intorno alla tenda isolata di qualche indiano costretto ad accamparsi lontano dal suo villaggio.

Il lupo nero è ben diverso. È più alto, più robusto, meglio armato di denti, dotato d’una forza straordinaria e d’un coraggio a tutta prova.

È l’emblema vero della ferocia e della brutalità sanguinaria, poichè non esita mai ad assalire uomini e cavalli quando è affamato. Ciò che lo rende poi più terribile è l’idrofobia a cui va soggetto, in epoche non mai ben determinate.

Certi anni non si manifesta, certi altri invece si sviluppa fra quelle belve con un crescendo spaventoso, ed allora sono particolarmente temibili poichè non hanno più paura di nessuno.

Se si fosse trattato soltanto di coyotes, i tre scorridori della prateria ed il gambusino non si sarebbero certamente turbati, ma quelli che si presentavano attraverso gli squarci delle muraglie e le porte spalancate, erano veri lupi neri e di statura non comune, e probabilmente ben risoluti a dare un attacco in piena regola così contro