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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 173

Si era fermato sulla cima d’una roccia e di là spingeva i suoi sguardi acutissimi lungo la riva settentrionale del Lago, seguendone le sinuosità con grande attenzione.

L’oscurità troncò d’un colpo quelle sue misteriose osservazioni.

Tornò lentamente verso il campo dove uomini e cavalli, sfiniti completamente da quelle lunghe corse e dalle notti insonni, dormivano di già e mandò un leggiero sibilo.

Tosto fra le alte erbe guizzò fuori, leggiera come un uccello, Minnehaha.

La piccola briccona pareva che possedesse una resistenza di gran lunga superiore a quella degli uomini pallidi, che pure erano abituati alle lunghe fatiche, poichè appariva fresca come se già avesse dormito dodici ore.

— È il momento di separarci, — le disse Nuvola Rossa, traendola verso di sè e facendosela sedere accanto. — Anch’io entro finalmente in campagna.

— Dove vai, padre?

— In cerca di Mano Sinistra e della sua tribù.

— Sai dove gli Arrapahoes hanno i loro wigwams?

— Tua madre mi ha indicato esattamente il luogo e siccome conosco le rive di questo Lago, non potrò ingannarmi.

— Mia madre ha dunque conosciuto Mano Sinistra? — chiese Minnehaha con un certo stupore.

— Se è stata tua madre che ha scatenata questa guerra e che si è accordata con tutti i grandi sakems dei Chayennes e degli Arrapahoes!...

Io non sono entrato affatto in questa faccenda.

— Tu sei un Corvo.

— Già, e per questo si diffidava di me, come se le tribù dei Corvi non avessero sempre scotennato i visi-pallidi, — rispose Nuvola Rossa, con ironia. — Come ti ho detto, parto per portare a Mano Sinistra gli ordini di tua madre, poichè io dubito che finora nessun Sioux abbia potato raggiungere il grande campo degli Arrapahoes.

— Ed io?

— Tu rimarrai qui, coi tre visi-pallidi, e li seguirai dove andranno.

— Fino all’hacienda? — chiese Minnehaha.

— È là il tuo posto di combattimento. Tu sei astuta come un serpente e coraggiosa e doppia e cattiva come tua madre, e molto può fare un essere che possegga tante qualità, — disse Nuvola Rossa, con un po’ di sarcasmo.

— Sono tua figlia.

— Tu hai più sangue sioux nelle vene che sangue indiano.

— Perchè devo seguire questi uomini?

— Avresti perduta tutta d’un tratto la tua astuzia? ― chiese Nu-