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28 Sulla venuta in Italia

pena toccava il confine del decimo anno, colla bellezza del volto e la vivacità dello spirito rapiva le lingue al lodarlo, i cuori ad amarlo.»

«L’habito di S. A. era di velluto nero, ma tutto sparso di ricami d’incomparabil valore, come pure il giubbone di broccato turchino risplendeva tutto ricamato di oro e di perle, di gemme, che d’ogni intorno spargevano lampi di magnificenza, ecc. Haveva in capo una beretta tutta folgoreggiante di lucidi adamanti et adorna di finissimi aironi e di penne bianche e turchine e di colore d’Isabella. Cavalcava un Ginnetto di Spagna sauro balzano da due piedi e stellato in fronte, di lungo crine, di testa piccola, di occhi lucidi. Biancheggiava di spuma d’argento il freno d’oro e lampeggiava lo steccato ai baleni.»

«Del medesimo colore e maniera era l’habito del sig. Marchese Rangoni adorno anch’egli di ricche gemme e di aironi e piume simili.»


    contro gli Spagnuoli. Chiesto da Veneziani per la guerra di Candia contro il turco, sedò appena giunto un’ammutinamento nel campo del Morosini e poco dopo preso da malattia morì a Paros in età di 20 anni. — Vedi un’interessante memoria sul principe Almerico d’Este elaborata dal nostro egregio collega Ing. Giovanni Messori pubblicata per nozze Giberti-Paravicini, Sassuolo, 1880.
         Claudio Rangoni era figlio del marchese Fulvio.