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beata colei, come al presente si usa, che poteva trovar abito e portamento per l’adietro non più usato, acciò che più pomposamente onorasse la solenne festa. Ciascheduna donna a più potere s’ingegnava di avanzare le altre in ritrovare nuove e disdicevoli pompe. Alle orecchie di Silvia era già pervenuto, come le matrone della città facevano varie foggie di vestimenta per onorare la superba festa. Onde s’imaginò che quelle vestimenta, che ella aveva, non fussero più buone nè al proposito suo, perchè erano fatte all’antica, ed ora si usavano vestimenta di altra maniera. Il perchè ella entrò in sì fiera e sì spiacevole malinconia e cordoglio, che nè mangiare nè dormire non poteva; e per casa non si udivano se non sospiri e lamenti, i quali discendevano dalle infime parti dell’addolorato cuore. Il Demonio, che quello che la moglie aveva apertamente sapeva, finse di nulla sapere: e, accostatosi a lei, disse: Silvia, che hai tu, che sì mesta e dolorosa mi pari? Non vuoi ancor tu andartene a questa solenne e pomposa festa? Silvia, vedendosi aver campo largo di rispondere, prese alquanto d’ardire, e disse: E come volete voi, marito mio, che io vi vadi? Le vestimente mie sono tutte all’antica, e non sono come quelle che oggidì le altre donne usano. Volete voi che io sia dileggiata e beffata? Veramente, no ’l credo. Disse all’ora il Demonio: Non ti ho fatto io ciò che per tutto il tempo della vita tua ti faceva bisogno? E come ora mi addimandi cosa alcuna? Ed ella di tal guisa vestimenti non avere rispondeva, ramaricandosi molto della sua mala sorte. Disse il Demonio: Or va — e questo ti sia per sempre, — e addimandami tutto ciò che vuoi, che per questa fiata da me ti fia concesso. E se più nell’avenire cosa alcuna m’addimanderai, tieni per certo che ti averrà cosa che