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178 notte undecima

consentimento concluse le nozze, e tolse fra Bigoccio la vergine pulcella per moglie.

Venuta la sera, il marito e la moglie andorono a letto; e toccandosi l’uno con l’altro, fra Bigoccio s’avide che Gliceria sua moglie aveva i guanti in mano; e dissele: — Gliceria, cavati e guanti, e mettili giú; perciò che non sta bene che quando noi siamo in letto, tu abbi i guanti in mano. — Rispose Gliceria: — Signor mio, io non toccherei mai cosí fatte cose con le mani nude. — Il che intendendo, fra Bigoccio non disse altro, ma attese a darsi piacere con lei. Venuta la sera seguente e l’ora di andar a riposare, fra Bigoccio nascosamente prese i getti da spariviere circondati di molti sonagli, e legògli al membro virile; e senza ch’ella se n’avedesse, andò a letto, e cominciò accarecciarla, toccarla e basciarla. Gliceria, ch’aveva i guanti in mano, e per l’addietro gustato il mattarello, pose la mano al membro di suo marito, e trovò i getti; e disse: — Marito mio, che cosa è questa ch’io tocco? Ier notte non l’avevate. — Rispose fra Bigoccio: — I’ sono i getti d’andar a spariviere; — e montato sopra l’arbore, voleva mettere il piviolo nella val pelosa, e perchè i getti impedivano il piviolo entrare, disse Gliceria: — Io non voglio i getti. — Se tu non vuoi i getti, rispose il marito, nè io voglio i guanti. — Onde di commune consentimento, gettarono via i guanti ed i getti.

Dandosi adunque piacere notte e giorno, la donna s’ingravidò; e come marito e moglie abitorono insieme un anno. Poi appropinquandosi il tempo del partorire, il frate, tolto occultamente il buono e il migliore, di casa fuggí, lasciando la donna gravida, come è sopradetto; e vestitosi del suo primo abito, ritornò nel monasterio. La donna partoritte un figliuolo, ed aspettò lungamente il suo marito. Soleva questa donna alle volte andar al detto monasterio per udir messa. Avenne un giorno per aventura, anzi per volontà del sommo Iddio, che la trovè il frate suo marito che diceva messa; e conobbelo. Onde quanto piú presto a lei fu possibile, andò a trovare il guardiano di esso monasterio, e narrògli diligentissimamente