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— Oh! madre mia, nulla a me manca, e mi è più gradito potervi esser di conforto, che non il portare le migliori vesti del mondo.„

Due mesi dopo quella conversazione, la nostra famigliuola trovossi ancor più nelle strettezze della miseria che per l’addietro. Nel corso di que’ due mesi, Ames era stata ammalata a letto, e la maggior parte del tempo e delle forze di Elena furono impiegate ad assisterla. Non era che alla spicciolata che la giovinetta poteva attendere alquanto al lavoro. Maria non solo aveva speso tutto il suo salario in corso, ma sibbene due mesi anticipati, che i padroni le avevano sborsato!

Ames, essendosi sentita alquanto meglio un giorno o due, aveva lavorato la notte nella speranza di compiere qualche camicia, che le avevano comandato. Il denaro che potrò ritrarne, disse sospirando, può bastare a pagare il nostro affitto; e se questa settimana possiamo lavorare ancora un poco.....

— Mamma cara! voi siete stanca, disse Elena, ite a letto, e non state ad affaticarvi più a lungo nel tempo della mia assenza.„

Elena partì, e fatto breve giro, giunse innanzi la porta d’una casa elegante, le cui cortine alle finestre di damasco e mussola annunciavano la dimora dell’opulenza.

Nel tempo che Elena si diresse in tutta fretta verso quella casa, la signora Elmora stava in un magnifico salone, circondata da molti articoli di moda, che due giovinette le spiegavano innanzi. “Che bella sciarpa rosa!„ disse una di quelle ponendola attraverso le spalle e saltellando innanzi uno specchio, mentre l’altra diceva: