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colse il padre; e la sua bara fu deposta in terra straniera. Alla povera vedova afflitta, scoraggiata, restava a fare un lungo e faticoso viaggio prima di giungere appo le persone, da cui sperare conforto. Malgrado la tenuità delle sue risorse era d’uopo assolutamente d’intraprenderlo. Parti colle due superstite ragazzette, senza un’anima al mondo che le servisse di aiuto.

Giunta al suo destino, non solo si trovò senza immediate risorse, ma ebbe eziandio contratto un debito rilevante presso la persona che avevale anticipato il denaro pel viaggio. Ella si sommise rassegnata alla necessità della sua situazione. Le fu forza dividersi dalle sue ragazze, che avendo avuto un’eccellente educazione furon costrette a servire di domestiche, mentre ella stessa entrava in una famiglia in qualità di governante. Alla crudele separazione tenne dietro una pena più crudele: la più giovane delle sue figlie cadde inferma. I deboli sparagni della madre furono consumati dalle spese di malattia, e sebbene la giovinetta riacquistasse in parte la salute, il medico non occultò alla madre, che la malattia, da cui la figlia era tocca, non la lascerebbe che colla vita.

Pure, quando la figlia cominciò a non aver più bisogno delle sue cure, Ames riprese lo stato di cucitrice. Con infiniti stenti giunse a rimborsare la somma che aveva avuto a prestito pel viaggio, ed a mobigliare la cameretta, di cui abbiamo fatto cenno, quando la malattia venne a cogliere lei stessa.

Troppo coraggiosa per cedere ai primi sintomi del male, continuò ad attendere assiduamente al lavoro, finchè le forze gli vennero meno del tutto. Quando