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quella d’un’anima forte e retta tocca il sublime. La mobilità di impressioni è dote di spiriti deboli; ma è degno d’ammirazione, ed offre l’immagine della perfezione quello che fu, è e sarà sempre la stessa, jeri, oggi e sempre. Se non vi ha nulla di più bello che l’idea d’un Dio onnipossente, assiso sul trono d’un’immutabile pace, eppure spiegando tutta la sua forza pe’ bisogni dell’umanità; si può pensare che un riflesso della Divinità rischiara ed anima l’umana creatura che nel suo interno si è imposta tanta calma, ed una così savia direzione, che nulla venne ad assorbire la sua simpatia e distrarla dalle cure ed affezioni ch’ella pone a tutto ciò che l’avvicina. Mary era esattamente la donna che testè ho descritta. La sua calma placida era il risultato non meno dell’indole sua che della sua volontà. Ella ebbe dapprima una decisa disposizione a sopportar difficilmente i disagi; e ciò era cagione della natura nobile e delicata del suo spirito. Ma diresse così bene i suoi pensieri, che in luogo d’occuparsi di sè sola esclusivamente, non attendeva che al bene degli altri. Anzi tutto ella traeva l’universale simpatia men l’indole sua, come il verde in un paesaggio, era meno rimarchevole in sè stessa, che per la perfetta armonia coll’ombre e i lumi sparsi d’attorno.

Altre donne ebbero talenti e virtù: ma non mi fu mai dato di conoscerne pur una, che avesse, ad un’egual grado il talento e la virtù così intimamente collegati col dono di comprendere i bisogni altrui, e alla facoltà di adattarvi meravigliosamente il suo pensiero. Non avvi al mondo maggior noja, che esser costretto a vivere con una persona che non sa comprendere ciò che gli