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OGNUNO IN CASA SUA


OGNUNO PE’ FATTI SUOI.




“E siete adunque ben risoluto a non firmare questo piccolo impegno?„ diceva un giorno Alfredo Melton a suo cugino Eduardo Howard, avvenente giovinotto, che stava sbadatamente assiso vicino ad una tavola sparsa di molti fogli di carta scritta.

“Che ho io a che fare con tutti questi scartabelli di temperanza? rispose Eduardo con una leggiera espressione di disdegno. Puh! tutta quest’istoria di temperanza sente, le mille miglia lontano, il tresette ed il whiskey.

— Via, via, cugino Melton, disse una giovane e brillante dama dagli occhi neri, assisa su un divano, e che aveva prestata un’assidua attenzione al discorso dei due amici; ardisco pregarvi di cessare dal catechizzare Eduardo, poichè, come dice Falstaff, “non è più onesto d’un perverso„. È tempo gittato il sciorinargli innanzi tutti i preziosi documenti sulle società di temperanza.