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716 libro sesto

L’altar maggiore coll’elegante ornato in legno è do vuto alla magnificenza della duchessa Cristina.3

La cappella di Sant’Antonio venne costruita dai signori Carelli, ma poi arricchita di marmi e dotata di lampada perpetua dalla medesima duchessa.4

Quella di Santa Elisabetta regina di Portogallo fu eretta per voto fatto dalle serenissime infanti di Savoia Maria ed Isabella, affinchè procurasse sicurtà dai pericoli della guerra a Carlo Emmanuele loro padre; quella della visitazione dal senatore Pastoris; la cappella di San Pietro d’Alcantara dalla signora Maria di Geneva contessa di Masino e marchesa di Pancalieri, della quale fu erede Madama Reale Maria Giovanna Battista. Il padronato d’essa cappella passò più lardi ai marchesi Gonteri di Cavaglià.

Nell’anno 1641 l’ambasciadore di Francia costrusse a proprie spese l’infermeria, la quale fu poi ridotta ad abitazione dei religiosi quando Madama Reale Maria Giovanna Battista ne edificò una migliore e più capace.

Terminata la chiesa, vi venne trasferito il corpo del venerabile fra Lorenzo stato prima deposto in San Martiniano, e fu allogato nella cappella di San Stefano, ora chiamata della Concezione; ma ricevendo in quel sito dalla devozione de’ popoli onori che precorrano il giudicio della Santa Sede, ne fu rimosso e collocato in coro dietro l’altar maggiore, dove tuttora si vede il suo deposito.5