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la positura e l’atteggiamento. Vedesi pur così effigiato sulle monete e sulle gemme.

[... in Ercole... ] §. 18. Ercole vien talora rappresentato nella più bella e florida giovinezza con sì dilicati tratti, che non ne lasciano ben distinguere il sesso1: quale appunto la voluttuosa Glicera2 desiderava che fosse un garzone; e tale si vede inciso fu una corniola del museo di Stosch3. Ma per lo più ha la fronte, che sorge con una pingue rotondità, la quale rileva e sembra in qualche modo gonfiare l’osso dell’occhio. Questi tratti ne indicano la forza e il continuo affaticarsi ch’ei fece in mezzo a’ travagli, i quali, come dice Omero, gonfian il cuore4.

[... in Bacco...]

§. 19. La seconda specie del bello ideale preso dalle forme degli Eunuchi si ravvisa in Bacco, misto alla giovinezza virile. Sotto queste forme vien effigiato ne’ varj gradi di gioventù fino alla virilità perfetta. Nelle più belle figure vedesi tempre con membra ritondette e dilicate, con rilevati e pieni fianchi, come gli hanno le fanciulle, alla maniera delle quali, secondo la favola, era stato allevato5. Anzi Plinio6 rammenta la statua d’un Satiro, che teneva una figura di Bacco vestito come una Venere; e Seneca perciò lo descrive come una fanciulla travestita7. Morbide sono e ondeggianti le forme delle sue membra, quasi con un dolce soffio formate, senza che vi si scorgano né le ossa né le giunture de’ ginocchi; quale appunto disegnerebbesi un avvenente giovane Eunuco. La sua figura è quella di bellissimo garzone che entra nella primavera della vita, cioè nell’adolescenza, in cui la sensazione della voluttà, come il te-


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  1. Molto più se sia vestito da donna, come in una bella statua di villa Panfili, presa per un Clodio da qualche Antiquario, e con tutta ragione creduta Ercole dal signor abate Visconti Museo Pio-Clementino Tomo I. Tav. 30. pag. 62.
  2. Athen. Deipnos. lib. 13. c. 8. p. 605. D.
  3. Descript. &c. cl. 2. sect. 16. num. 1679 pag. 268.
  4. Iliad. lib. 5. vers. 550 - 642.
  5. Apollod. Bibl. lib. 3. cap. 4. §. 3. p. 159. princ.
  6. lib. 36. cap. 5. sect. 4. §. 8.
  7. Œdip. vers. 419 - 423.