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a sparger dubbi sulla loro onestà. L’opera buona che praticarono, rifulge di luce sì vivida, da far sparire le ombre, e la carità cristiana c’insegna a non pensare a male. Era direttrice delle suore umanitarie la principessa Trivulzio di Belgioioso.

I triumviri emisero un indirizzo per lodare i Romani e congratularsi con loro. 1 La commissione delle barricate in istile scherzevole al solito, emetteva il suo che incominciava così: «Un giorno di guadagnato. Hanno mancato di parola. Ma noi terremo la nostra di resistere ec.» 2

Dal giorno 4 giugno incominciano le operazioni di assedio regolare, che noi racconteremo in questo capitolo seguitamente siuo al giorno 22, posteriore a quello in cui i Francesi entrarono per la breccia.

Prima però di por mano a questo racconto crediamo di dover riferire

1° La lettera che si vuole essere stata scritta in sugli ultimi di maggio o in sui primi di giugno dal generale Oudinot al comandante in capo dell’armata austriaca.

2° Il discordo pronunciato dal medesimo al colonnello Buenaga spagnolo, al colonnello d’Agostino ed al tenente colonnello Nunziante, napolitani entrambi, per indurli a lasciarlo solo nella intrapresa di prendere Roma. Ecco l’una e l’altro:


Lettera al comandante austriaco.


«Generale,

» Ho appreso che voi siete arrivato a Perugia con una parte delle vostre truppe e che vi proponete di continuare la vostra marcia in avanti, mettendovi in comunicazione coll’armata napolitana negli Abruzzi. Devo rammentarvi che l’armata francese ha incominciato sola

  1. Vedi Monitore, pag. 544.
  2. Vedi detto, 540.