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capitelli rozzamente lavorati con tecnica e con arte deficente. Le basi in marmo invece sono atticamente sagomate e provengono da ruderi romani.

La porta d'ingresso all'attuale Chiesa è aperta in un muro, che chiude una delle quattro grandi arcate circolari sostenenti la cupola a bacino. Questa gravita sul tamburo ed il raccordo di questo a sezione quadrata colla volta semisferica è ottenuto mediante quattro peducci formati da due lunette intersecantisi secondo le diagonali. Questo raccordo è interessantissimo dal punto di vista costruttivo, essendo qualche cosa di più evoluto e di progredito di quel che non si abbia nelle costruzioni anteriori al mille. Più tardi ricomparirà con frequenza in quelle cupole gotiche gettate in molte chiese di Sardegna sotto l'influenza delle forme architettoniche aragonesi.

Che questi peducci sieno anteriori al mille lo mostrano le decora- zioni delle belle mensole in marino, su cui poggiano gli archetti: vasi ansati, stelle raggianti, croci greche incluse in cerchi ed altri simboli ed ornamentazioni di puro carattere preromanico.

La cupola, come si disse, è a bacino ed è eseguita con cantoni di un calcare marmoso, tolto dalle cave di Cagliari. In essa è incisa la seguente iscrizione: DEUS QUI INCOASTI PERFICE USQUE IN FINEM: preceduta da una croce e terminante con una colomba.

La volta poggia sopra quattro massicci pilastri con gli angoli tagliati in modo da poter ciascuno contenere una colonna. Le quattro colonne sono indubbiamente tolte dalle rovine dell'antica Kalaris, salvo un capitello in cui l'artefice medioevale volle imitare gli altri tre classici.

Le due arcate laterali corrispondenti al transept sono ancor esse chiuse, mentre quella di fronte imbocca ad una navata coperta con volta a botte e terminata dall'abside circolare.

Lateralmente a questa navata se ne svolgono due altre più basse con volte a crociera poggianti per mezzo di archi su mezze colonne eguali a quelle che riscontrammo nella corte che precede la Chiesa.

La volta a botte è indubbiamente originaria, perchè si raccorda colle finestre a tutta cerchio ed a strombatura, che sono nella sopraelevazione dei muri della navata centrale.