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comitantibus diutius habitare sed iuxta Basilicam Sancti Martyris Saturnini procul a strepitu civitatis vacantem reperiens locum, Brumasio Calaritanae civitatis Antistite venerabilis prius, sicut decuit, postulato, novum sumptibus propriis Monasterium fabricavit1.

Quest'indicazione della Basilica di S. Saturnino, se dovesse attribuirsi al discepolo di S. Fulgenzio, avrebbe un valore grandissimo, giacchè accerterebbe l'esistenza di detta chiesa verso la metà del VI secolo; ma la vita di S. Fulgenzio, benchè costituisca un documento notevole ed autorevole non tanto per le vicende del santo quanto per alcuni particolari riguardanti Teodorico, dovette a mio parere esser stata compilata con forme e con intendimenti più moderni su di un'ossatura storica, molto HI Sezione longitudinale della Chiesa sotterranea di S. Salvatore. più tardi, forse nel XV secolo colla cooperazione di qualche ecclesiastico di Cagliari.

Le più antiche memorie, storicamente insospettabili, sulla Chiesa di S. Saturnino, riguardano i rapporti che colla nostra isola ebbero i Benedettini di S. Vittore di Marsiglia. Esse appaiono nelle prime carte medioevali, con le quali si apre il periodo storicamente accertato dai giudici Sardi.

E questi rapporti, che a noi appaiono in frequenti donazioni di giudici, sono degni del massimo rilievo, giacchè non si possono spiegare se non si ammette ch'essi siansi svolti sulla base di larghe influenze antecedenti fra la Sardegna ed i paesi costieri della Francia Meridionale, donde irradiava l'azione del Monastero di S. Vittore di Marsiglia.

  1. Ioannes Bollandus, Acta Sanctorum, Inuario I, pag. 32 45.