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LII AI CORTESI

che possedeva Tieste, e che ha tanta importanza nella storia poetica dei Pelopidi. Euristeo era nipote di Pelope e di Perseo, e quindi la testa di ariete è il simbolo più appropriato per qualificarlo. Veggasi lo Scoliaste d’Euripide (ad Orest. 998) che allega l’Alcmæonide di Dionisio poeta ciclico, e si raffronti con Pausania (III, 15, 2). Un altro vaso notabilissimo che offre la miglior idea dello stile e della maniera di Amasis, artista, come si vuole, corintio, era nella Collezione del caval. Durand ed ora si possiede dal duca di Luynes (Catalogue du Cabinet de M. Durand, n. 33, p. 16, 17).

Pag. 122, tav. LXXIX, LXXX. Giova credere che la nascita di Minerva dal capo di Giove raffigurata sopra tre vasi dati in disegno dal nostro autore fosse un mito per gli antichi Etruschi di grand’importanza perocchè vedesi ripetuto più volte e non senza talora qualche varietà. Oltre il celebre specchio dell’Università di Bologna (Inghir. Monum. etrusch. sez. II, tav. X, p. 202), vedesi sopra due vasi della celebre Collezione Durand (Catal. n. 20, 21), sur un altro presso il duca de Blacas, e sopra uno, forse il più bello di