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2 ottobre.

La notte scorsa ho dormito bene, non ho sognato, e neppure ho sentito Jonathan rientrare. Tuttavia, non ho riposato neanche stanotte. Mi sento orribilmente debole. Trascorsi tutta la giornata di ieri leggendo o piuttosto tentando di leggere. Sono come intorpidita. Renfield ha chiesto di vedermi. Povero uomo! Pare assai inoffensivo nei momenti di calma. Mi baciò la mano. La sua dolcezza mi commosse fino alle lagrime; ma piango per nulla, è un segno di debolezza.

I miei uomini tornarono all’ora di pranzo, tutt’e tre stanchissimi; cercai distrarli del mio meglio. Dopo pranzo mi pregarono di ritirarmi, col pretesto che essi dovevano fumare un sigaro. So quel che significa.

Volli evitare una nuova insonnia e pregai il dottor Seward di darmi un leggero soporifero. Mi preparò egli stesso la pozione.