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Parte Seconda.


IO



All’alba dei nuovi tempi sorge l’Uomo-Dio. Al loro tramonto, svanirà il Dio solo? e l’Uomo-Dio può veramente morire se Dio muore in lui? Non si è pensato a questa domanda: si credette di aver adempiuto a tutto allorchè si ebbe ai nostri giorni condotto vittoriosamente a termine l’opera radiosa e vinto il Dio; ma non si rilevò che l’Uomo ha ucciso Dio per diventare a sua volta «il solo Dio che regna nei cieli». L’Al-di— là interiore è diventato un nuovo cielo e ci chiama a nuovi assalti: il Dio ha dovuto lasciare il suo posto all’«Uomo», non a «Noi». Come potete credere che l’Uomo-Dio sia morto, se prima non è morto in lui, oltre che il Dio, anche l’Uomo?

I.

LA PROPRIETÀ.

«Lo spirito non aspira forse alla libertà?» — Purtroppo, non è solo il mio Spirito, è tutta la mia carne che i strugge incessantemente dal medesimo desiderio! Allorchè il mio naso, solleticato dagli stuzzicanti odori che emanano dalla cucina del castello, parla al mio palato dei piatti prelibati che colà vi si preparano, trovo che il mio pane solo e duro, è terribilmente amaro;