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donò alla corrente de’ suoi sentimenti, alla ispirazione dell’anima sua e ottenne il medesimo effetto straordinario con una semplice cantilena.

Alla fine dell’ultima quartina, che suona così dolce,

Nella bruna mia barchetta
Solitario batto il remo,
E d’amor sospiro e gemo
Come l’onda del mio mar,

il palcoscenico si trovò pieno di fiori, e il pubblico non si stancava di applaudire per vederla e rivederla ancora.

Forse in fondo in fondo, non tutti quei signori erano contenti di avere scoperto in lei una intelligenza capace d’intendere l’arte, un’anima delicata e sensibile.

Un’anima può essere molto imbarazzante in certe circostanze; e molti di quelli che aspiravano a raccogliere quando che fosse l’eredità amorosa del banchiere Pianosi, avrebbero forse preferito che ella fosse una di quelle creature belle, ma senza alcun valore morale, che sembrano messe al mondo con l’unica missione di divertire il sesso forte.

Ma, in certi casi, è vero che i più trascinano i meno; così questa volta l’entusiasmo generale non poteva a meno di soffocare con la sua gran voce, le piccole considerazioni egoistiche dei più impenitenti.

Quando il sipario fu calato, molte persone che volevano congratularsi con la giovane, domandarono di salire sul palcoscenico.