Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 24 — |
Fausto si allontanò sapendo che la sua presenza non era assolutamente necessaria. Un’altra inquietudine lo dilaniava: un’ansia più acuta lo chiamava fuori.
Che faceva Argìa? Che cosà pensava?... Non una parola avevano potuto scambiare da solo a sola, non una parola, dopo quello che era avvenuto!...
Il professore e Vittorio, che indovinavano la febbre ond’egli era arso, lo incoraggiarono ad uscire un poco. Andasse a respirare una boccata d’aria, ne aveva bisogno.
Cautamente egli frugò la casa. Dall’uscio socchiuso di un salottino sentì la voce di Amelia che discorreva con Bice Chiari, e passò via smorzando il rumore dei passi per non essere costretto a fermarsi.
La Carmela dormiva su un canapè.
Di Argìa neppur l’ombra.
In casa, non era. Bisognava cercarla fuori. Dove?