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distinzione quinta — cap. iv. 123

eleggere confessoro. I cappellani e gli altri cortigiani, se sono della famiglia del papa, si debbono confessare dal penitenziere del papa: se sono della famiglia de’ cardinali, si debbono confessare di licenzia de’ loro signori1 che hanno cura di loro, o di licenza del papa o del sommo penitenziere. I patriarci, arcivescovi, vescovi e minori prelati esenti,2 concede la ragione che si possano eleggere confessoro. Gli altri prelati minori che non sono esenti, si debbono confessare da’ vescovi, o, di licenzia del papa o de’ vescovi, eleggersi confessoro. Gl’imperadori, i re, i principi, signori secolari, s’egli hanno privilegio del papa, possono eleggere confessoro: se non, s’egli hanno principale abitazione in alcuna città più che nell’altre, si possono confessare al vescovo di quella cotale città o al prete parrocchiano; ma s’egli hanno abitazione o casa in diversi luoghi, e non appare qual sia principale, possono confessarsi al prete parrocchiano dov’è la loro abitazione: ma meglio è e più sicuro, che di licenzia del vescovo o di più vescovi, se in più vescovadi hanno le loro abitazioni, s’eleggano confessoro. Coloro che certa parte dell’anno dimorano in una parrocchia e certa parte nell’altra, si debbono confessare da quello prete nella cui parrocchia intendono di rimanere. Coloro che mutano abitazione di parrocchia in parrocchia, si debbono confessare dal prete della parrocchia dove vanno ad abitare. Ed è un altro caso nel qual conviene che l’uomo sia prosciolto d’altrui che dal proprio prete: e questo è quando alcuno commettesse alcuno eccesso fuori della sua parrocchia, per lo quale fosse escomunicato: in questo caso conviene che vada a farsi prosciogliere al prelato che lo scomunicò; o sia escomunicato nominatamente o in genere, come si suole fare per furti o per simili cose, quando non si sa chi sia stato il

  1. Nel Manoscritto: del cardinale, si debbono confessare di licenza del loro signore; male accordando col seguente: che hanno.
  2. Il medesimo, qui ed appresso: essenti; e la stampa del primo secolo: exenti.