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   210 libro quinto

Bagnara, Scilla, Fiumara di Muro, Calanna, Motta Rossa (o Belloloco) Motta Anomeri (o Mesanova) San Nuceto, Montebello, Motta San Giovanni, Pentidattilo, San Lorenzo, Valletuccio, Amendolia, Bova, Palizzi, Brancaleone, Santagata, Motta San Quirillo, e Solano. Ne’ tempi però delle guerre tra Ladislao e Lodovico d’Angiò molte di tali appartenenze si vennero sottraendo alla giurisdizione del capitanio di Reggio, ed ottenuto avevano, quali da Ladislao, quali da Lodovico, di restar divise dal distretto, ed aver capitanii speciali. Così ebbe il suo capitanio Bagnara, così Santagata, così Motta San Quirillo, e varie altre terre. Ma Ladislao ordinò poi (1412) al capitanio Ventura da Faenza che la città di Reggio fosse rintegrata ne’ suoi primi diritti territoriali, e che la giurisdizione del suo capitanio si tornasse a stendere sopra i paesi da noi notati, com’era in antico. E rivocò tutti i capitanii speciali di esse terre, ch’aveva egli nominato negli anni precedenti. Eccettuò soltanto Bagnara, Santagata, e Motta San Quirillo, alle quali permise che conservassero i loro capitanii, e restassero emancipate dalla giurisdizione di quello di Reggio.

Ladislao, avendo già superali da per tutto e disfatti i nemici interni, aveva ridotto tutto il reame alla sua suggezione. Ma quando credevasi al colmo della sua potenza, quando le sue ostilità contro i romani Pontefici l’avevan fatto padrone di Roma, un morbo di malvagia natura, sconosciuto ancora in Italia, gli prendeva la persona, e dandogli appena tempo di recarsi da Roma a Napoli, (1414) conduceva alla morte tra dolori e spasimi violenti.