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   192 libro quarto


VIII. Non è del nostro assunto il discorrer le sventure patite dalla Sicilia sotto l’oppressione delle potenti famiglie Palizzi e Chiaromonte, che divenute tra loro nemiche, ed aspramente guerreggiandosi, affogarono quella bellissima isola nelle rabbiose sedizioni civili. Nè erano da meno in Napoli i travagli che gli Ungheri davano a quel popolo colle loro inaudite prepotenze, tuttochè Giovanna si affaticasse a temperarne gli scandali, ed i terribili eccessi. Ma costoro avevano ad usbergo la protezione di Andrea, la cui prava indole era mutata in pessima da’ malvagi ammaestramenti dell’unghero Fra Roberto; al quale l’ingordezza del potere occupava tanto la mente, che ogni maggiore infamia che al potere l’assodasse, gli pareva un gran fatto.

Giovanna ed Andrea avevano cercato (1345)di trar partito delle perturbazioni di Sicilia per operarvi qualche forte diversione in lor prò; e per questo tenevano intelligenza in Messina con un grosso numero di loro aderenti. E quando fu il tempo di scendere a’ fatti, Giovanna ed Andrea vennero in Reggio con un’armata; ed in quel subito fecero dar l’assalto a Messina. Ma il loro tentativo andò in fallo, tra perchè i loro partigiani in quella città non avevano gran seguito, e perchè i Siciliani conoscevano assai bene come sapesse di sale il governo di Andrea. Dalla venuta di Giovanna in Reggio ritrassero i Reggini molti alleviamenti. Ella ordinò che per tutta la durata della guerra fossero i medesimi immuni di ogni soluzione delle Collette fiscali, e confermò le esenzioni già loro accordate da re Roberto.

In questo stesso anno Giovanna si sgravava di un figliuolo, ed in mezzo alle regie esultanze prendeva battesimo col nome dell’avo Carluberto. Ma alla festa seguì la tragedia. Andrea, prima che l’anno si chiudesse, finiva strangolato nel proprio palagio. La regina dopo due anni (3347) si pigliava a secondo marito Lodovico Principe di Taranto, figlio di Filippo d’Angiò, che fu fratello di Roberto. Questo maritaggio fu conchiuso a premura di Caterina madre di Lodovico, la quale dopo la morte di Andrea ebbe molto potere sull’animo di Giovanna. L’unico figliuolo di Andrea, Carluberto, moriva pargoletto nell’anno appresso.

In Sicilia i Palizzi si accostavano a Lodovico d’Aragona; mentre i Chiaromonte, che gli si erano nimicati apertamente, aderivano alla regina di Napoli, ed invocavano allo spesso l’ajuto delle armi di lei. E Giovanna che si struggeva di far sua la Sicilia, non solo vi fomentava e favoriva per ogni guisa la sollevazione de’ Chiaromonte, ma anche operava continue spedizioni in quell’isola, gua-