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Sonetti del 1847 377


     1 “30 dicembre 1846. Sono stati messi a riposo varj Impiegati della Direzione generale di Polizia, e fra gli altri il capo d’ufficio dei Passaporti Panvini Rosati (conservando però l’altro impiego che aveva di Segretario della Deputazione degli spettacoli), il Computista e Cassiere di quel Dicastero Francis„ (o Franci), “oltre il famoso Nardoni Tenente Colonnello dei Carabinieri che, si dice, passa nel Corpo dei Bersaglieri.„ Questi erano una specie di birri ripuliti, e il famoso che il Chigi appicca al Nardoni è illustrato benissimo da un passo delle Istorie del Ranalli (vol. cit., pag. 126): “Cima di furfante era il Nardoni; e bastava guardarlo per vedere in quel viso ferino, apertamente sfacciato nel delitto, impavido nella crudeltà, l’effigie d’uomo nato al capestro. E pure chi nel febbraio del 1812 era stato dalla corte di giustizia della prefettura del Tronto, punito di galera, e bollato per ladro e falsario, aveva ottenuto i primi gradi nella milizia, e quel che era peggio, poteri amplissimi di codiare, perseguitare, incarcerare, maltrattare, calunniare e commettere ogni altra ribalderia.„ E, pur troppo, dopo la restaurazione di Pio IX, li riebbe di nuovo!$rbrack;      2 [La quale ricorre il 6 di gennaio. — Befanìa, per "Epifania,„ si dice volgarmente anche in Toscana.]      3 [A estirpare. Come se volesse dire: “cavar fuori, sradicare, dalla trippa.„]