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Sonetti del 1835 127

scondarella si chiama anche a Firenze, benchè manchi ai vocabolari, compreso il Rigutini-Fanfani, il quale dà invece per fiorentino il pistoiese rimpiattìno.]      5 Zèrula sarebbe come a dire: “una gamba a zigzag.„      6      7 Scabroso.      8 Voler farlo.      9 Se la vide.      10 Gli andò.      11 Si sa.      12 Essendoci.      13 Per trattenerlo.


RICCIOTTO DE LA RITONNA.1

     Chi? Vvoi? dove? co’ cquella propotenza?
Voi séte er gruggno de spaccià cqui accosto?
Voi cqua, pper dio, nun ce piantate er posto,
Manco si2 er Papa ve viè a ddà lliscenza.

     Via sti canestri, alò,3 bbrutta schifenza.
E cc’è ppoco co’ mmé da facce4 er tosto,5
Ch’io sò ffigura de maggnatte6 arrosto
E mme te metto all’anima7 in cusscenza.8

     Si tte scechi de fà ’n’antra parola,
Lo vedi questo? è bbell’e ppreparato
Pe’ affettatte9 er fiataccio in ne la gola.

     State pe’ ttistimoni tutti quanti,
Che sto ladro de razza10 m’ha inzurtato
E mm’è vvienuto co’ le mano avanti.

1 febbraio 1835.

  1. Litigioso rivenditore di commestibili sulla piazza di mercato della Rotonda.
  2. Neppure se ecc.
  3. Allons.
  4. Di farci.
  5. [Il bravaccio.]
  6. Di mangiarti.
  7. [E mi ti metto nell’anima: ti metto a carica dell’anima mia; ti ammazzo.]
  8. Te lo giuro sulla mia coscienza.
  9. Per affettarti.
  10. [Ladro nato, perchè figlio di ladri.]