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36 Sonetti del 1830


lica, prima d’incominciare ad esercitare la loro distinta qualifica, cioè i primi come giudici, e i secondi come suddiaconi apostolici, non solo come patrocinatori delle cause, ma come addetti al sagro Concistoro. In queste conclusioni si propongono di difendere sette tesi, che precedentemente si notificano, e si dispensano al pubblico.„ Moroni, Dizion., vol. XVI, pag. 25.]      2 L’avvocato Gnoli di Ferrara. [La qual città, come Bologna, Milano, Venezia e Napoli, era in diritto di avere un suo cittadino nel Collegio degli Avvocati Concistoriali. — Pignòli, propriamente, sono i “pinoli.„ Lo scherzo poi di Ferraro dovette esser fatto sul Ferrariensis che sarà stato di certo messo nel frontespizio delle Conclusioni.]      3 Gli Avvocati Concistoriali. [Detti burlescamente marignani, cioè “melanzane,„ dal mantellone paonazzo, che indossano in certe occasioni, come altri prelati. Cfr. il sonetto: Li Mariggnani, 13 mar. 34. — Dal Diario di Roma del 21 agosto 1830: “Il signor Avvocato Tommaso Gnoli, come Ferrarese, già annoverato al Collegio de’ signori Avvocati Concistoriali, circa le ore 21 dei 17 del corrente, nella gran Sala del Palazzo della Cancelleria Apostolica, tenne, com’è di costume, pubblica ed applaudita Conclusione. Intorno alle sette tesi, desunte dalla Leg. Si quando 1. Cod. de Naufragiis, seppe egli sciorre le singole obiezioni degli Argomentatori suoi colleghi Monsignor Giuseppe Alberghini Assessore del S. Offizio, e signori Avvocati Teodoro Fusconi e Cesare Lippi, e validamente confutare in ultimo le repliche proposte dal lodato primo Argomentatore Monsignor Alberghini. — Onorarono con la loro presenza la disputa vari Eminentissimi signori Cardinali invitati e ricevuti da Sua Eminenza Reverendissima il signor Cardinal Albani Segretario di Stato, e ringraziati, per parte dell’Eminentissimo Arezzo Vice-Cancelliere di S. Chiesa assente, da Sua Eminenza il signor Cardinal Bartolomeo Pacca Decano del Sacro Collegio. V’intervennero anche, oltre il Sacro Tribunale della Rota, molti personaggi, sì della Prelatura, come della Curia.„]      4 [“A vendere in Via del Pellegrino,„ diventata ora in parte Corso Vittorio Emanuele, e nella quale erano e sono ancora orefici che comprano oggetti d’oro e d’argento usati.]      5 [Botteghino, per antonomasia, come a Firenze, quello del lotto.]      6 [Volli.]      7 [E di botto, al codino ecc. Nel 1830, molti portavano ancora il codino. V. vol. VI, pag. 81, nota 5.]      9 [Il ragazzo, il damo di mia figlia.]      9 [“Nella Corte Romana si chiamano Cappe nere, quegl’individui, che appartengono alle famiglie nobili dei Cardinali, primari prelati, principi, ambasciatori, e nobiltà romana, cioè i loro maestri di camera, i