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corintio
895— Ognor felice,
E tra felici ognor viva d’Edipo
L’egregia donna!
giocasta
E tu pur anco, in merto
Dell’augurio cortese — Or di’: che brami?
Ovver che rechi?
corintio
Un fausto annunzio io reco
Alla tua casa, al tuo consorte.
giocasta
900E quale? —
Donde tu?
corintio
Da Corinto. A te fia grato
Quant’io dirotti: e come no? Ma forse
Anco insiem ten dorrà.
giocasta
Qual doppia forza
S’acchiude in ciò? che fia?
corintio
Gli abitatori
905Dell’Istma terra eleggeranno Edipo
A proprio re. Tale in Corinto è il grido.
giocasta
Ma che? Polibo antico ivi non serba
Di re possanza?
corintio
Ora non più; chè morte
Sel tien sotterra.