Pagina:Serao - Santa Teresa, Catania, Giannotta, 1904.djvu/124

114 un innamorato dell’italia

come lo ha adorato, così esso vive e c’interessa e ci commuove, da quelle pagine. Noi, forse, ce ne meravigliamo un poco; non vogliamo dirlo, ma egli ci sembra eccessivo, nella sua adorazione. Ah, come siamo stanchi, noi, di avere intorno troppe belle cose; come ci hanno esausti questi cieli azzurri; come ci hanno sfinito e nauseato queste carezze dell’aria! Ah, noi non abbiamo più occhi per vedere le immortali linee e i colori che ci lasciarono i nostri antichi e le nobilissime espressioni dei volti umani e divini; noi non abbiamo più orecchie per deliziarci dei suoni di una lingua soavissima, fatta per la poesia e