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14 a un poeta


che vede troppe cose, che assiste troppo alle piccole catastrofi familiari, che impara troppe cose, questo bimbo ha ora acquistato una sensibilità precoce, una intuizione troppo rapida. Talvolta — e sempre senz’averne coscienza — un bimbo è così sottilmente scettico che ci sgomenta, noi che avemmo un’infanzia molto più grossolana, molto più animalesca, ma molto più allegra. Il bimbo moderno legge troppi libri illustrati ed ha per mano troppi giornali. Quando suo padre parla tranquillamente di suicidio, quando suo zio si burla della religione, egli tende l’orecchio. Così il bimbo è più facilmente infelice. Infelice pel sangue povero che le razze deboli mettono nelle vene delle loro creature; per la tisi, per il rachitismo, per la follia che si ereditano; infelice per l’abbandono e la povertà, uniti insieme; infelice per l’abbandono e la