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VIRGILIO 31

d’oro se ne andava volando di qua e di là ed ogni mosca vera che incontrava, faceva morire. Così in poco tempo furono distrutte tutte le mosche che affliggevano la bella città di Parthenope. Altro miracolo fu questo: le molte paludi che allora si trovavano nella città, erano dannose, e perchè i miasmi che esalavano guastavano l’aria producendo febbri, pestilenze ed altre morìe, e perchè erano infestate da pericolosissime sanguisughe, il cui morso feroce produceva la morte. Fatto un potente scongiuro, Virgilio fece morire le sanguisughe, asciugò le paludi dove sorsero case e giardini e l’aria vi divenne la più pura che mai respirar si potesse. Così, giovandosi del suo potere che era infinito, un giorno egli salì sopra una collina e chiamò alla sua obbedienza i venti ed ordinò al Favonio che spirava nella città nel mese di aprile e col suo caldo soffio abbruciava le piante, i fiori, di mutare direzione: e la flora primaverile crebbe più bella e più rigogliosa. Laggiù nel quartiere che noi