Pagina:Serao - Le amanti.djvu/215


Tramontando il sole 205


— Sono stanca — ella disse, chinando gli occhi.

— Di me?

Ella esitò, un minuto. Disse:

— No.

— Finirai per odiarmi, io lo aveva preveduto — egli soggiunse, desolatamente.

— E perchè, Giovanni? Tu non hai nessuna colpa.

— E tu neanche, poveretta! — replicò lui, prendendole le mani.

Ella si svincolò, dolcemente e freddamente.

— Oh io, sì! — e un vero accento di convinzione, la dichiarava colpevole di quel malinconico ultimo peccato, pieno di tante delusioni.

— La colpa è delle cose, è degli anni, è della fatalità — egli spiegò.

— La fatalità è la scusa dei deboli e degli sciocchi — diss’ella brevemente. — Io ho voluto che questo fosse; la colpa è mia.

— Poveretta, poveretta! — mormorò lui, con voce di pianto.