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140 Tramontando il sole


spenta e le ceneri gelate. Non diceva nulla, ma si capiva così chiaramente, che nulla più, più nulla, non la più piccola scintilla ardeva innanzi alla cara donna, simulacro vano della passione, morto, come la passione era morta. Ed ella, sì, singhiozzava nelle sue notti senza sonno su quella grande fiamma spenta, sentiva di essere passata accanto alla felicità senza vederla, allontanandosene per sempre, ma esclamava, fra l’inutile pianto:

— Ha ragione, di non amarmi più, ha ragione: egli soltanto ha ragione, egli che ha amato!

Ma da queste nascoste battaglie dello spirito che Clara combatteva, con tutto l’impulso di una natura appassionata, sebbene fugace; da questa umiliazione in cui la sua anima era caduta, tanto che parea si prostrasse innanzi a Giovanni Serra; da questo indicibile rimpianto dell’amore, acutissimo in una donna che aveva amato l’amore sovra tutte le cose umane e a cui l’età non calmava l’anima; da questo tormentoso rimorso che si sollevava da tutti gli istinti di giu-