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26 la virtù

vestito nuovo di lana foglia morta, con un’arricciatura di merletto al collo che le solleticava la nuca, pensava, disperatamente, che forse era meglio dargli del brodo invece delli gnocchi.

Toto Primicerio continuava a dire e a insistere che quello era un pranzetto alla buona, in una casa modesta, che non aveva a che fare coi banchetti principeschi: il marchese sorrideva, con una grande finezza, e non rispondeva. Quando Susanna, con una voce brusca, annunziò che li gnocchi erano in tavola, egli s’inchinò e offrì il braccio alla signora. Ella sentì il sottile profumo che egli portava, forse nei capelli, forse nel fazzoletto: un pro-