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120 la virtù


— No, no — e se ne andò lentamente in camera sua, tenendo sempre la mano in tasca, sulla lettera. Ma per lungo tempo non osò rileggerla, temendo che sopravvenisse Susanna e la sorprendesse. La serva scopava nella sala da pranzo e Checchina aveva paura financo che ella si accorgesse dello scricchiolìo della carta. Poi, ebbe una idea: prese il libro delle orazioni, vi mise la lettera, voltò due o tre foglietti, poi aprì la lettera e la lesse, come se leggesse una pagina di preghiera. Oh quella bella lettera, con quella corona di marchese, semplice semplice, scritta con quel caratterino così sottile, così signorile, con l’inchiostro azzurro asciugato dall’a-